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mercoledì 21 novembre 2012

PERCHE' .......SI DICE

*Perchè si dice...".essere in bolletta?"
Il modo di dire "essere in bolletta", diffuso soprattutto nell'Italia del Nord, vuol dire essere al verde, senza più possibilità economiche.

Il termine bolletta deriva dalle "bolle", i documenti diramati dai pubblici uffici a cui erano apposti i tondi sigilli in ceralacca impressa che attestavano l'autenticità.



Poichè nell'antichità nelle città c'era l'usanza di esporre pubblicamente la lista ufficiale (ossia la bolla) dei falliti e dei debitori, "essere in bolletta" voleva dire far parte di questi elenchi faigerati e non poter quindi nascondere la propria triste condizione.


Perchè si dice....."venire dalla gavetta?"

L'espresione "venire dalla gavetta" si riferisce di solito a una persona  che abbia raggiunto una posizione di carriera professionale di rilievo basandosi sulle proprie capacità e partendo dalle mansioni più semolici.

Questo modo di dire ha origine militare:
la gavetta è il recipiente di alluminio o di lamiera zincata in cui i soldati consumano il pasto giornaliero (il rancio) e "venire dalla gavetta" veniva riferito a ufficiali che fossero arrivati al proprio livello risalendo tutti i vari gradi dal più basso senza aver frequentato l'accademia militare.


Perchè si dice..... "attaccare bottone"?

L'espressione "attaccare bottone" o "attaccare un bottone" vuol dire fermare e trattenere qualcuno a lungo con discorsi lunghi e prolissi fino alla noia.

L'espressione, che in origina aveva una valenza negativa, si ispira alle mosse di un sarto o di una massaia che attacchi veramente un bottone su un indumento indossato da qualcuno: il sarto deve tenere l'interessato immobile per tutto il tempo dell'operazione elaborata e ripetitiva in cui l'ago viene ripassato più e più volte attraverso la stoffa. 

La metafora ben si presta alla metafora del chiacchierone. 



Perchè si dice..... "è una vera pacchia?"

L
'espressione "è una vera pacchia" descrive una situazione assai favorevole, una condizione da bengodi, da cuccagna.


L'origine del termine "pacchia" che ha il suo corrispondente nel verbo "pacchiare" (mangiare ingordamente) e nel latino "pascere" (pascolare), termine che dalle pecore si è esteso agli esseri
umani (pascersi).
"Pacchia" insomma sta per "pasto luculliano, grande abbuffata", uno dei massimi piaceri possibili e trova un riscontro del dialettale lombardo "pacciada" (grande mangiata), appunto.



Perché si dice..... "essere vecchio come il cucco?"
L'espressione "essere vecchio come il cucco"  vuol dire essere antichissimo e sorpassato.

L'origine di questa espressione vede due letture diverse:
una la lega all'espressione "vecchio bacucco" ed è ispirata al profeta minore biblico Abacuc raffigurato come un antico vegliardo.
l'altra si riferisce al "cucco", antico modo di chiamare il cuculo, uccello celebre per il suo caratteristico richiamo e per il deporre le uova nei nidi di altri volatili, che - secondo la fantasia popolare - può vivere anche mille anni.




Perché si dice.... "povero in canna?"

L'espressione "essere povero in canne"vuol dire trovarsi in stato di estremo disagio, essere totalmente al verde. 

L'origine del modo di dire  va ricercato nell'antico valore simbolico della canna, vegetale considerato segno di sventura, miseria e di punizione, come ci riporta lo stesso Vangelo di Matteo che descrivendo la Passione di Cristo ricorda che a un certo punto fu messa a Gesù una canna in mano in segno di scherno.

Il  fatto di essere cava, di crescere in terreni poveri e di non portare frutti ha originato la cattiva nomea della canna.


Ai prossimi perché?....

martedì 13 novembre 2012

PERCHE'..... SI DICE....


* Perché si dice..... "avere l'argento vivo addosso?"


Quando si dice "ha addosso l'argento vivo" ci si riferisce a chi è vivacissimo, in continuo movimento, al limite quasi dell'agitazione.

Il riferimento è alle caratteristiche proprie del mercurio (Hg) dal greco,  composto da hydros (acqua) e argyrion (argento). 

Con l'aspetto di argento liquido a temperatura ambiente si presenta infatti il mercurio che anticamente era chiamato proprio "argento vivo".
                                      
Questo metallo è inoltre mobilissimo e sgusciante, si frantuma in goccioline ed è praticamente inafferrabile tra le dita - se si disperde nell'ambiente -.

Ecco dunnque l'accostamento con la personalità umana.




*Perchè si dice.... "aspettare la manna dal cielo?"


Il motto "aspettare (che piova) la manna dal cielo " vuol dire attendere la risoluzione dei propri problemi senza prendere iniziative.

L'ispirazione del detto è biblica.

La manna è citata nel libro dell'Esodo come il cibo celeste di cui si nutrì il popolo  d'Israele durante il lungo cammino attraverso il deserto dopo la fuga in Egitto.

La manna, una coltre di grani dolcissimi inviati da Dio, fu trovata e raccolta per la prima volta dai figli d'Israele mentre, guidati da Mosè, si approssimavano al monte Sinai.

  
*Perché si dice...... "bere il bicchiere della staffa?"


In gergo comune bere "il bicchiere delle staffa" significa farsi l'ultimo bicchiere prima di salutare gli amici.

L'espressione risale all'800, quando i signori che si recavano nelle locande bevevano l'ultimo bicchiere con già un piede nella staffa, pronto a montare a cavallo e andare via.

Pare sia un'usanza tipicamente toscana, secondo la quale il padrone di casa era solito accompagnare il proprio ospite fuori, fino al cavallo, con un bicchiere di vino in mano che prima di partire si beveva insieme, praticamente con un piede nella staffa.

Da qui il detto " non metterti in cammino se la bocca non sa di vino!"


*Perché si dice ...."il gioco non vale la candela?"


La frase "Il gioco non vale la candela" viene espressa da chi rinuncia a iniziare un'impresa perché il risultato non sarà proporzionato allo sforzo fatto.

L'origine di questa espressione è del 500, al tempo della diffusione dei giochi di carte.

Essendo necessario l'utilizzo di lampade ad olio e candele per giocare nelle ore notturne, era in uso nelle locande da parte dei giocatori lasciare all'oste una somma o delle candele (piuttosto care a quel tempo) per le spese di illuminazione. 



*Perchè si dice.... "tornare a bomba?"

L'espressione "tornare a bomba" vuol dire ricondurre un discorso, dopo aver divagato, al punto da cui era partito.

Tale frase originerebbe da un vecchio gioco di ragazzi in uso a Firenze, detto "gioco del Pome" o "Toccapomo" in cui una palla, definita "bomba", indicava una zona franca e intoccabile in cui rifugiarsi.

Ma c'è chi sostiene che l'espressione derivi dal passo di una discussione parlamentare del politico ottocentesco Silvio Spaventa (1822/1893), originario di Bomba, cittadina abruzzese.

Costui, più volte interrotto dai colleghi mentre si riferiva al suo paese natale, avrebbe finito per esclamare "Torniamo a Bomba!" 




mercoledì 7 novembre 2012

I PERCHE'? E LE DOMANDE SUL PEPERONCINO

Benedetta Ceccarini ci dice che il nome scientifico latino del "peperoncino" è "Capsicum", ovvero  scatola -  per la struttura dei suoi frutti - ,  oppure greco "kapto" cioè mordere, - in riferimento alla sensazione particolare che si prova nell'addentarlo -.


La sostanza maggiormente presente nel frutto del peperoncino è appunto la capsaicina. Si tratta di un composto chimico responsabile del colore rosso del frutto e della sua piccantezza.




Ora delle interessanti domande su questa bella pianta:

* Come mai il peperoncino viene spesso associato al campo dell'eros? Perché si 
 dice che è un segreto "piccante" o una donna è "tutto pepe"? 


- Secondo gli studi sull'effetto afrodisiaco di questo alimento iniziati negli anni '70, la presenza dell'ormone VIP (polipeptide intestinale vasoattivo) sarebbe responsabile dell'orgasmo maschile e femminile a causa della sua azione vasodilatatrice.





* Come si  fa a spegnere l'incendio che il peperoncino causa nella nostra bocca?

- Bere acqua è assolutamente inutile, se non dannoso, mentre si consiglia di mangiare della mollica di pane (meglio se con un po' di olio) per rimuovere meccanicamente il peperoncino o bere del latte che aiuta a sciogliere la capsaicina.




* Il peperoncino ci da una mano anche per combattere i vizi alcolici e il tabagismo?

- Si sono avuti buoni risultati.
Nel primo caso, cioè per combattere i vizi alcolici si consiglia un infuso fatto con 5 gr di peperoncino, 3 gr di cascarilla e 5 gr di rabarbaro, fatti bollire  per 3 minuti, filtrati e bevuti due volte al giorno.
Oppure una tisana per combattere i postumi di una sbornia, fatta con assenzio, gauriana e 2/3 gocce di tintura madre di peperoncino.

Nel secondo caso, cioè per combattere il tabagismo, si pensa che, essendo il peperoncino della stessa famiglia del tabacco (solanaceae), fornirebbe all'organismo  le sostanze che portano alla dipendenza da fumo e, dunque, aiuterebbe a diminuire il numero di sigarette consumate. 




* E' vero che, secondo la medicina popolare, il peperoncino sarebbe miracoloso contro la  caduta dei capelli?

Il consiglio per perdere meno capelli, è quello di frizionare due volte al giorno sul cuoio capelluto una lozione ottenuta facendo macerare per 8 giorni 3 peperoncini in 1 litro di alcol!  (Provate!) 




* Perchè il peperoncino ha anche un potere cicatrizzante ?

Sempre per effetto della caosaicina, il peperoncino sciolto in acqua e strofinato su una ferita - anche esposta - assicurerebbe un'immediata guarigione con potere cicatrizzante.




*.......  E se abbiamo i piedi freddi?

Se avete il problema dei piedi sempre freddi, la medicina naturale consiglia di cospargere un pizzico di peperoncino nelle scarpe. 



Bene, ora andiamo al super a comprare del peperoncino!!!!!

lunedì 5 novembre 2012

PERCHE'.....?????

Perché le foglie d'autunno cadono tutte insieme?



La caduta delle foglie in autunno almeno per quanto riguarda le piante "decidue" - non le sempreverdi - serve ai vegetali per preparare il letargo invernale e consentire il totale rinnovamento delle chiome nella successiva primavera.

Il fatto che il fenomeno - detto "abscissione", che riguarda anche poetali, fiori e frutti - accada in un breve arco di tempo è regolato da una catena di geni che si attiva al momento opportuno in relazione ai mutamenti di temperatura e di insolazione.

Nelle zone climatiche in cui non esistono le quattro stagioni e le temperatura restano elevate, il necessario rinnovamento del fogliame avviene di continuo ma non simultaneamente.


Perché dopo la pioggia i lombrichi emergono dal terreno?




I lombrichi emergono dopo la pioggia dal terreno perché nel terreno i vermi assorbono l'ossigeno presente nelle gallerie in cui vivono.

Quando piove, poiché l'acqua penetra in queste gallerie, i lombrichi sono costretti a uscire allo scoperto per non soffocare. 


Perchè il bassotto ha le gambe così corte?




Determinare le origini di una razza è spesso difficile se non impossibile.

Non fa eccezione l'amico bassotto su cui le teorie sono tante. Cosa certa è una forma di nanismo diffusa in tutto il mondo e in tutte le epoche. 
Alcuni riferimenti iconografici certamente attribuibili ai bassotti  esistevano già al tempo degli Egizi e degli Atzechi dell'America centrale.

Nella sua forma attuale esiste da circa 250 anni e proprio per le sue gambe corte e il corpo allungato è un eccellente cacciatore, imbattibile a stanare la volpe e il tasso.

Sempre per il suo nanismo, la taglia non viene riferita all'altezza del garrese, ma alla circonferenza toracica, che varia secondo le razze. 

Essi sono dotati di carattere forte e non tengono conto delle proprie dimensioni e sono capaci di attaccare briga con cani molto più grandi di loro.

Sono sempre molto legati al padrone.


Perché la data di Pasqua è mobile?




La Pasqua cristiana deriva nel suo calcolo - di fonte evangelica - dalla pasqua ebraica, ricorrenra che ricorda l'esodo del popolo israelita dall'Egitto.

La festa cade nel calendario ebraico il giorno 14 del mese di nisan corrispondente all'incirca al nostro mese di marzo-aprile - intervallo dovuto ai cicli lunari.

La regola della data della Pasqua cristiana fu stabilita dal concilio di Nicea nel 325:
la domenica successiva alla prima luna piena dopo l'equinozio di primavera (21 marzo).

Di conseguenza essa cade ogni anno in un intervallo di tempo che va dal 22 marzo al 25 aprile.


Perché la luna cambia di colore?





Vista dalla Terra, la superficie della Luna può assumere tonalità diverse: dal biancastro brillante e luminoso quando è alta in cielo, al giallastro, fino al rossiccio quando si trova sulla linea dell'orizzonte.

Va detto che queste tinte non c'entrano col suo vero colore, che è grigio venato di varie sfumature - dal verdastro all'arancio - in base ai diversi tipi di roccia di cui è composta la sua crosta.

La nostra visione della Luna è invece condizionata dallo spessore dell'atmosfera terrestre che filtra la luce che l'astro riflette dal sole.
Più spessa è la coltre di atmosfera che si frappone fra noi e la Luna più la sua luce vira verso il rosso, proprio come accade per il sole.


Perché un frigorifero vuoto consuma più di uno pieno?



Contrariamente a quanto si crede, un frigorifero vuoto consuma più energia di un riempito di cibarie.

Questo perché nel secondo caso gli alimenti contenuti, una volta raffreddati, contribuiscono con la loro massa inerziale a conservare la bassa temperatura richiedendo perciò meno refrigerazione.

In secondo luogo, se si apre lo sportello di un frigorifero riempito di derrate ne scaturisce meno aria fredda il che riduce il riscaldamento a cui è sottoposto il vano e di conseguenza il consumo di elettricità per ripristinare la temperatura originale.




Al prossimo post sui "perché"???

venerdì 2 novembre 2012

PERCHE' ...... SI DICE??? ......

Perché si dice...... "seminare zizzania"??




Il modo di dire "seminare zizzania" significa creare dissapori tra una persona e un'altra, far crescere rivalità tra fazioni.

L'origine del detto sta nel Vangelo: "... venne il nemico e seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò (Matteo, XII, 24-30).

La zizzania è un vegetale del genere Lolium, spontaneo e infestante con fiori a spiga rossa che cresce tra le messi. 



La sua pericolosità è nota fin dai tempi antichi, specie per l'alto potere intossicante.
Infatti l'ingestione di farine contaminate da zizzania provoca emicranie, vertigini, vomito ed oscuramento della vista a causa di un fungo che invade la pianta durante lo sviluppo.
E non è facile distinguere fra semi di frumento e quelli di zizzania.



Perché si dice......avere una brutta gatta da pelare"????



L'espressione "avere una brutta gatta da pelare" significa doversi impegnare in un compito arduo
e di difficile soluzione. 

Il modo di dire si riferisce all'antica consuetudine di usare la pelle del gatto selvatico - molto simile al soriano domestico e oggi specie a rischio di estinzione in Italia, per farne pellicce, e alla difficoltà di catturare l'animale, sfuggente e furbo, senza rovinare il manto.

L'uso del termine "gatta" deriva dall'uso della lingua antica (tuttora diffuso al Sud) di indicare al femminile il felino, senza determinazione di sesso (come ad esempio "la lince, o la pantera".



Perché si dice..... "piangere lacrime da coccodrillo" ?



La frase "piangere lacrime di coccodrillo" vuol dire pentirsi in modo falso e tardivo di uno sbaglio commesso, in sostanza comportarsi da ipocriti.

Il detto nasce dalla antica credenza popolare seconda la quale il grande rettile lacrimerebbe dopo aver divorato la propria preda come se ne fosse pentito.

In realtà una secrezione di ghiandole lacrimali avviene sì, ma soltanto nei coccodrilli marini e deriva dalla necessità dell'animale i sali in eccesso nel corpo.


Perchè si dice  ..... "seppellire l'ascia di guerra??" 
L'espressione "seppellire l'ascia di guerra" vuol dire concludere un conflitto con la pace.

Il motto è la traduzione della frase idiomatica inglese "Bury the Hatchet"
Questa frase ebbe origine nel XVIII secolo e si riferisce all'usanza dei nativi nordamericani che seppellivano nella terra, nascondevano o distruggevano un tomahawk, ossia un'ascia di guerra come gesto simbolico per sancire un accordo di pace tra tribù.

Secondo la tradizione, la pratica ha avuto origine con gli Irochesi, un popolo formatosi dall'unione di varie tribù in conflitto tra loro che suggellarono la pace seppellendo le armi sotto un pino bianco.


Perché si dice......"mandare a monte"??



L'espressione "mandare a monte" qualcosa, vuol dire farla fallire, interromperla, impedirne la realizzazione.

L'origine del modo di dire è da ricercare bel gergo dei giochi di carte. 
"Monte" è in questo caso il mazzo di carte da distribuire ai giocatori.

Allorché ad esempio ci si accorge che le carte sono state date in numero sbagliato mentre già si gioca o che vi sia stata qualche infrazione delle regole, si ricomincia la partite senza tener conto dei punti fatti in quella stessa smazzata.

In gergo si dice "mandare a monte la partita", ossia restituire le carte al mazzo.



Arrivederci!